Nel 2021 in Italia le morti di cancro sono state di meno rispetto alla media Ue: -13% negli uomini e -10% nelle donne, ed è migliorata anche la sopravvivenza.
Si sono avute circa 181.330 morti per neoplasie (100.200 uomini e 81.100 donne), 1870 in meno rispetto al 2020.
Va segnalato che il rischio di morte risulta raddoppiato per i malati oncologici che hanno contratto il covid. In questo caso la pandemia grava anche sull’assistenza poiché si scoprono neoplasie in fase sempre più avanzata ed il numero delle operazioni chirurgiche nel 2020 è stato in calo rispetto al 2019.
Questo quadro è tratto dal rapporto: “ I numeri del cancro in Italia 2021” presentato un anno fa all’Istituto Superiore di Sanità.
E’ stato frutto della collaborazione tra Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Registri Tumori Italiani, Siapec-Iap, Fondazione Aiom, Passi, Passi d’Argento e Ons.
L’Italia brilla in tutta Europa per l’ottimo livello di assistenza
oncologica: infatti le percentuali di sopravvivenza sono di almeno 5 anni che migliorano per tutte le forme di tumori , attestandosi al 59% negli uomini ed al 65% nelle donne (rispetto al 54% e 63% della rilevazione precedente aggiornata al 2015).
Negli ultimi tempi il calo dei tumori operati è stato circa del 32% per il colon-retto e dell’11% per la mammella.
La sopravvivenza nel nostro Paese, afferma Giordano Beretta, Presidente Aiom, “è allineata ai livelli più alti osservati in Europa. In Italia, aumentano sempre più le persone vive dopo la diagnosi, nel 2020 erano circa 3,6 milioni, con un incremento del 36% rispetto al 2010. In sei sedi tumorali le sopravvivenze sono, però, ancora inferiori al 30%, con il cancro del pancreas fanalino di coda all’11% in entrambi i sessi. Inoltre, negli uomini la generale diminuzione della mortalità rispecchia la riduzione dei decessi per tumori dovuti al fumo. Ma vanno incrementate le campagne contro l’epidemia delle neoplasie tabacco-correlate nelle donne“.
Grazia Crocco