Un’auto che si parcheggia da sola? Ora si può con “Automated Valet Parking” di Mercedes-Bosch
Un’automobile che si parcheggia da sola? Ora si può. Il futuro è già nel presente del settore automobilistico e grazie alla tecnologia che Bosch ha sviluppato, in collaborazione con Mercedes-Benz, “Automated Valet Parking”, il sistema di parcheggio autonomo che fa tutto al posto del conducente, ha già dato prova di sé al Salone internazionale dell’auto di Monaco durante l’evento IAA Mobility 2021.
Il sistema giunge alla fine di una serie di sperimentazioni che l’azienda tedesca ha messo in cantiere già da qualche anno, in particolare sulla Mercedes Classe S, la stessa autovettura utilizzata per la dimostrazione nella kermesse di Monaco.
Tramite l’utilizzo dello smartphone del guidatore e senza bisogno della sua presenza, l’auto si avvale dei suoi sensori e degli stessi sensori del parcheggio o del garage per consentire alla vettura di spostarsi entro traiettorie precise evitando gli ostacoli. Se sul percorso è presente un ostacolo, che sia una persona o un oggetto, l’auto si ferma. La tecnologia presente a bordo dell’auto converte i comandi dell’infrastruttura in manovre di guida sicure.
Il procedimento è molto semplice: si arriva nel parcheggio, si lascia l’auto in una zona di consegna (in questo caso contrassegnata da un quadrato blu) e poi basta aprire l’app dedicata sul proprio smartphone per chiedere che il veicolo si parcheggi da solo, per poi guardarlo andarsene lentamente per la sua strada essendo sicuri che, giunto a destinazione, chiuderà le portiere e spegnerà il motore. Ecco il futuro molto presente. Bosch ha già fatto sapere che entro il 2025 i parcheggi che adotteranno questa tecnologia saranno più di mille in Europa. La guida autonoma in spazi ridotti è già una realtà pronta a fare la sua parte in piena sicurezza. “L’obiettivo di Bosch – ha ribadito Gabriele Aimone Cat, media relations manager – è massima connessione con zero emissioni e zero incidenti. Ci si può arrivare e la ricerca Bosch è già molto avanti”.
Lo sviluppo futuro della tecnologia prevede che veicoli di diversi costruttori possano interfacciarsi con la tecnologia dell’infrastruttura di diversi fornitori, motivo per cui i partner del progetto stanno anche lavorando a uno standard internazionale
Monica Pinata