Alla Sicilia l’oscar del turismo 2024

 

La regione Sicilia si è aggiudicata il premio: Oscar del Turismo 2024 – Mhr Awards come migliore destinazione turistica italiana.

Lo scorso 10 dicembre presso l’hotel St.Regis di Roma vi è stata la consegna del premio ideato da “Mhr”, network del settore dei viaggi e dell’ospitalità turistica.

Gli “Mhr Tourism Award” premiano, ogni anno, i vari protagonisti dell’ospitalità e del turismo italiano.

Questo premio viene giudicato da una giuria di esperti e opinion leader del settore, presieduta da Palmiro Noschese ( esperto del turismo) il quale ha selezionato i vincitori, a cui è stato conferito il “Microfono”, simbolo iconico di Mhr.

Sono stati consegnati anche altri quindici premi a protagonisti italiani del settore che si sono distinti in merito a performance, qualità, innovazione e sostenibilità.

La Sicilia era stata candidata nella categoria “destinazioni italiane”, con Roma e

Costiera amalfitana.

Questa bellissima isola è ricca di spiagge bellissime, splendide città e tanta cultura.

Alcuni posti da vedere assolutamente sono: Il parco dell’Etna, La Valle dei templi, San Vito lo Capo, Palermo, Selinunte, Le Gole dell’Alcantara, Taormina, Le Isole Eolie, Le saline di Trapani , Favignana e tanti altri.

Con grande orgoglio –afferma  l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata – riceviamo questo prestigioso riconoscimento, che conferma non soltanto il valore straordinario e attrattivo della nostra Isola sotto ogni profilo, ma anche il costante impegno del mio assessorato e dell’intero governo regionale volto a rafforzare, giorno dopo giorno, il nostro ricco patrimonio. Faremo tesoro del riconoscimento utilizzandolo come fonte d’ispirazione per guidare le nostre future iniziative. L’entusiasmo, la motivazione e l’orgoglio che ne derivano rafforzeranno il nostro impegno a valorizzare tutto ciò che la Sicilia può offrire. Sarà un’ulteriore occasione per incrementare significativamente il flusso di turisti già fortemente in crescita anche nei periodi di bassa stagione”.

Grazia Crocco

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