L’Italia è in salute. Lo dice l’Istat e lo dice anche l’Eurostat.
Il PIL del primo trimestre del 2024 nel nostro Paese è aumentato (+ 0,3%) rispetto al trimestre precedente.
Quello della Francia ha registrato un +0,2% così come quello della Germania.
Secondo le stime provvisorie di Eurostat il PIL pro-capite italiano è cresciuto del 4,9% rispetto ai livelli prepandemici (2019).
La situazione non è stata la stessa per la Francia che registra un +0,1%, per la Spagna (+0,1%) e per la Germania che addirittura perde terreno (-0,1%).
Nonostante la guerra russo-ucraina, la crisi mediorientale, la continua alzata dei tassi da parte della BCE, tutti fattori che non contribuiscono sicuramente alla crescita, l’Italia registra un incremento dei consumi famigliari (+0,2%), degli investimenti fissi lordi (+0,1%) e dell’export (+0,6%).
L’import, dal canto suo cala (-1,75) mentre il settore dell’industria e dei servizi avanza (+0,3%); l’agricoltura, bella sorpresa, sembra volare di un bel 3,3%.
A tutto questo aggiungiamo un buon secondo posto per arrivi nel nostro Paese dovuti al turismo ed un ottimo primo posto per riciclo di rifiuti pericolosi non di nostra produzione (83,2%). Questo ultimo dato, che si riferisce alla rilevazione del 2020, lo possiamo confrontare con la media dei 27 Stati membri dell’Unione (39,9%)
Cristina Palumbo Crocco