Grande notizia nel campo dell’ oncologia pediatrica: oggi circa l’80% dei bambini affetti da tumore guarisce.
L’altra buona novella è che presto saranno disponibili importanti terapie Car- T per sconfiggere il neuroblastoma ( tipo di tumore infantile che colpisce i bambini da 0 ai 10 anni di età).
In Italia le patologie più frequenti nei bambini di età compresa tra 0 e 14 anni sono le leucemie, e dopo vi sono i tumori cerebrali, i linfomi, i neuroblastomi, i sarcomi e i tumori ossei e renali.
Oggi in Italia sono circa 1.500 (età 0-14 anni) e 900 (età 15-18 anni) i bambini e gli adolescenti che ogni anno contraggono un cancro maligno
Franco Locatelli -presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css) e primario all’ospedale Bambino Gesù di Roma- ha commentato che : “L’oncologia pediatrica rappresenta uno dei modelli prototipali di maggior successo dell’oncologia medica. Questo perchè oggi riusciamo a guarire definitivamente circa il 75-80% dei bambini che si ammalano di un tumore in età pediatrica, con percentuali di guarigione per alcuni tumori che arrivano addirittura a oltre il 90%”. “Questo si traduce nel fatto che oggi un duenne su 800 è un soggetto guarito da una neoplasia sofferta in età pediatrica”.
Il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità cerca di spiegare quali siano i progressi avuti nella cura del tumore pediatrico affermando che : “il merito è degli investimenti nell’ambito della ricerca ma anche delle collaborazioni internazionali”. Tra le innovazioni maggiormente significative, proprio nel campo in questione, emerse negli ultimi anni, ci sono quelle legate “all’immunoterapia, cioè gli approcci di cura attraverso l’impiego di anticorpi monoclonali o di cellule geneticamente modificate per essere reindirizzate direttamente sul bersaglio tumorale, e dall’altro attraverso l’uso di farmaci che vanno ad agire selettivamente rispetto a determinati bersagli molecolari”.
Parlando del futuro nelle cure Locatelli, sostiene che la sfida più estrema: “E’ quella di riprodurre l’efficacia delle cellule Car-T, cioè dei linfociti geneticamente modificati per essere reindirizzati su bersagli tumorali, già dimostrata nei tumori ematologici, in particolare nelle leucemie linfoblastiche acute nel bambino, anche nei tumori solidi”,
“Su questo ci sono risultati largamente promettenti che fanno pensare che questo potrà essere il prossimo traguardo raggiungibile. In questo modo avremo a disposizione un’arma in più per il trattamento di determinati tumori solidi che, ancora oggi, non hanno le migliori probabilità di cura. Penso ad esempio al neuroblastoma: presto pubblicheremo un lavoro molto promettente sull’impiego delle Car-T contro questo tipo di tumore”.
Questo grande male come il tumore ,che colpisce anche molti bambini, potrà , in un futuro, essere sconfitto quasi del tutto e debellato. E già ora siamo ad un buon punto con le cure.
Grazia Crocco