Il negoziato è un processo comunicativo tra due o più attori finalizzato alla formulazione di una decisione congiunta.
E’ anche uno dei quattro tipi fondamentali di ADR, ovvero alternative dispute resolution (risoluzione alternativa delle dispute, senza cioè che si passi attraverso il tribunale).
Questo procedimento è formale, quando ci si siede ad un tavolo in maniera ufficiale, o può essere informale quando si prende un accordo in maniera ufficiosa; di solito la fase pre-negoziale adopera la prassi informale.
Il negoziato può avere come fine l’instaurazione di un rapporto di cooperazione oppure la risoluzione di un conflitto e spesso termina in maniera brusca nella cosiddetta confrontation.
Per quanto riguardo il negoziatore è stato evidenziato il suo boundary role, ossia il suo ruolo di confine tra la sfera interna e quella internazionale: può capitare, infatti, che il negoziatore venga influenzato da gruppi di pressione interni come i movimenti radicali, che modificano la sua azione a livello internazionale.
Ci sono tre modelli di negoziati individuati dal politologo internazionalista I. William Zartman .
- Il modello della concessione-convergenza prevede un obiettivo quantificabile che possa essere oggetto di scambio tra gli attori;
- il modello della formula-dettagli contempla una prima fase dove vengono dettate le condizioni negoziali e una seconda in cui avvengono i negoziati veri e propri, come nel caso dell’allargamento dell’Unione europea all’Europa orientale, per cui si ebbe una prima fase in cui si fissarono i criteri di Copenaghen nel 1993 e tre successive fasi negoziali nel 1997, 1999 e 2005, e nel caso della crisi del debito dell’America latina nel 1982.
- Infine vi è il modello della costruzione progressiva che comprende varie tappe ben distinte, come nel caso del conflitto arabo-israeliano, in cui si ebbe un primo accordo a Camp David nel 1978, un secondo a Oslo nel 1994 e un terzo (fallito) sempre a Camp David nel 1999.
Due anni fa nel settembre 2020 Israele, Emirati Arabi, e Bahrein hanno stipulato i cosiddetti accordi di Abram sotto l’egida degli Stati Uniti.
E’ stato molto importante ed in quell’occasione l’allora Presidente Trump affermava che :” quell’accordo segnava l’alba di un nuovo Medio Oriente anche perché per la prima volta due Paesi del golfo riconoscevano Israele”.
I negoziati sono sempre utili anche se non è sempre facile raggiungere un ’accordo.
Grazia Crocco