Il nuovo vaccino anti-infarto

Nel Centro Cardiologico Monzino di Milano si sta sperimentando un nuovo vaccino per prevenire gli infarti.

Ne basterebbero solo due iniezioni all’anno, con l’obiettivo di ridurre gli oltre 40.000 decessi per malattie cardiovascolari ischemiche annualmente registrati in Italia.

Questo studio coinvolgerà anche altri 19 ospedali italiani.

In questa sperimentazione si valuterà l’efficacia del farmaco Inclisiran nella prevenzione di infarti e ictus in un periodo compreso tra tre e sei anni. Questo farmaco è già in uso nei pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare ed ha un meccanismo d’azione diverso dagli altri medicinali in uso per la riduzione dei livelli di colesterolo Ldl come statine, ezetimibe e inibitori del Pcsk9.

E’ un farmaco di precisione che, iniettato sotto cute, interagisce con l’Rna messaggero (mRna) e innesca il «silenziamento» del gene che codifica per l’enzima PCSK9.

L’ obiettivo di quest’ultimo è quello di ridurre il numero di recettori che legano le lipoproteine a bassa densità (Ldl) e favoriscono l’assorbimento della frazione più pericolosa del colesterolo all’interno delle cellule (rimuovendolo dal circolo sanguigno).

Al contrario, aumentando il numero di recettori di superficie, molecole come l’inclisiran favoriscono la rimozione del colesterolo «cattivo» dalle arterie e l’assorbimento a livello epatico.

Il farmaco risulta ben tollerato e provoca effetti collaterali meno gravi rispetto alle statine ad alte dosi.

Risulta anche essere potenzialmente salvavita per tutti quei pazienti che, dopo un periodo di trattamento, finiscono per non rispondere più ai farmaci disponibili.

Portare verso il basso i livelli di colesterolo Ldl è la strategia più rilevante per ridurre l’impatto delle malattie cardiovascolari.

Con questo nuovo vaccino l’aderenza alla terapia dei pazienti potrebbe sensibilmente migliorare. La molecola si è infatti rivelata in grado di determinare la stessa riduzione di colesterolo Ldl delle molecole oggi più potenti (oltre il 50%) con due sole iniezioni all’anno.

Grazia Crocco

Condividi l'articolo

Grazia Crocco Autore