PAXLOVID: la pillola antivirale contro il Covid

Per la prima volta in assoluto è stata utilizzata per curare il Covid la pillola antivirale di Pfixer Paxlovid.

E’ successo a Roma all’istituto Spallanzani: è stata somministrata a un uomo di 54 anni con malattia cardiovascolare e covid, sintomatico da tre giorni.

Questo nuovo farmaco uesto è composto da un antivirale, il Nirmatrelvir e da un farmaco potenziante, il Ritonavir.

La cura è composta da tre compresse la mattina e tre la sera per cinque giorni.

Arrivata allo Spallanzani la pillola antivirale Paxlovid, parte il reclutamento. Bisogna concentrare l’attenzione sulla fascia di età 40-49 anni, ovvero quella più numerosa per i non vaccinati” ha affermato in una nota l’assessore alla sanità della regione Lazio, Alessio D’Amato.

La distribuzione alle regioni e alle province autonome italiane dei primi 11.200 trattamenti dell’antivirale Paxlovid è iniziata già venerdì 4 febbraio.

La consegna rientra nell’ambito della firma del contratto tra la struttura del commissario per l’emergenza covid, Francesco Paolo Figliuolo, e la stessa casa farmaceutica americana Pfizer.

Il contratto prevede anche la fornitura di circa 600mila trattamenti in tutto durante il 2022, progressivamente distribuiti alle regioni, quando disponibili, in base alle indicazioni del ministero della Salute e dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco.

Paxlovid è molto importante poiché è il primo medicinale antivirale da somministrare per via orale raccomandato nell’Ue per il trattamento del Covid-19.

Sulla base degli studi clinici effettuati si stima che la pillola possa essere efficace anche contro l’ Omicron ed altre varianti. Gli esperti hanno affermato che la risposta dei pazienti è buona e che gli effetti collaterali sono stati generalmente lievi.

Paxlovid – ricorda Aifa- nello studio registrativo si è dimostrato efficace nel ridurre dell’88% il rischio di ospedalizzazione e morte se preso entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi (dell’89% se somministrato entro 3).

Gli esperti della sanità affermano che: “È particolarmente indicato per il trattamento di pazienti adulti con infezione recente da Sars-Cov-2 con malattia lieve-moderata che non necessitano ossigenoterapia e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid-19 severo“.

Il trattamento con Paxlovid – secondo l’Aifa- deve iniziare il prima possibile dopo la diagnosi di Covid-19 ed entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. Il trattamento ha una durata di circa 5 giorni. A prescriverlo potranno essere i medici di base, le Uscat, il 118 o i vari pronti soccorsi e spetterà poi al paziente andarlo a ritirare alla farmacia ospedaliera per poi proseguire la cura a casa.

Il Paxlovid, come già accennato, ha due principi attivi: l’antivirale nirmatrelvir e il potenziante ritonavir, che si trovano in due compresse diverse (una rosa e una bianca): il primo principio serve a ridurre la capacità del virus di replicarsi nell’organismo, il secondo – utilizzato anche per alcuni trattamenti contro l’Hiv – prolunga l’azione del nirmatrelvir in modo che si arrivi alla sconfitta del virus.

Il dosaggio raccomandato sul foglietto illustrativo è di 300 mg di nirmatrelvir (due compresse da 150 mg) con 100 mg di ritonavir (una compressa da 100 mg), assunti insieme per via orale ogni 12 ore per 5 giorni. Questa pillola potrà salvare diverse vite umane.

Grazia Crocco

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