Il Covid continua a diffondersi in tutto il mondo mietendo molte vittime e di recente sono anche comparse alcune varianti molto aggressive del virus.
Giovanni Rezza , medico ed accademico italiano, attualmente è Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute ed è anche dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità ed epidemiologo.
Lo abbiamo intervistato.
Direttore Rezza, i più importanti vaccini anti-COVID in uso hanno la stessa efficacia anche sulle nuove varianti in circolazione del virus?
Mentre la variante UK sembra non porre problemi in termini di efficacia del vaccino, questa è ridotta nei confronti delle varianti sudafricana e brasiliana. In particolare, la mutazione 484K del “Receptor binding domain” che si trova sulla proteina “spike”, presente sia nella variante sudafricana che in quella brasiliana, è associata a una parziale diminuzione dell’efficacia dei vaccini attualmente disponibili. Questa mutazione si trova raramente nella variante UK, che è caratterizzata soprattutto da una maggiore trasmissibilità (conferita probabilmente dalla mutazione 501Y, che condivide con le altre due varianti). Mentre gli studi effettuati sulla variante brasiliana sono limitati, sono stati condotti diversi studi sulla variante sudafricana. Mentre i vaccini a mRNA hanno mostrato una riduzione dell’efficacia che però dopo la seconda dose appare sufficiente a proteggere dalla malattia, il vaccino Astra Zeneca appare avere una bassa efficacia protettiva nei confronti di tale variante, mentre protegge contro la variante UK.
Ritiene necessaria la chiusura delle frontiere italiane così come sta avvenendo in molti paesi del mondo per evitare la diffusione delle nuove varianti?
Si tratta di provvedimenti che non riescono sempre ad impedire l’introduzione di una nuova variante, ma possono ritardarne la diffusione. Per questo, i passeggeri provenienti da paesi affetti, come Brasile, UK e ultimamente Austria (nel Tirolo è stata riscontrata la circolazione della variante sudafricana) vengono sottoposti a tampone e quarantena. Per quanto riguarda il Brasile, l’ingresso a queste condizioni viene permesso
solo a cittadini residenti in Italia.
Quanto è importante il fattore “tempestività” in questo nuovo scenario?
La tempestività è essenziale per rallentare la diffusione delle varianti. Purtroppo, sembra difficile arrestare la circolazione della variante UK, che è ormai diffusa in tutta Europa, ma forse è ancora possibile contenere con delle zone rosse la diffusione delle altre varianti. Comunque sia, identificare prontamente la presenza di una delle varianti circolanti e procedere con interventi di contenimento o mitigazione è essenziale per diminuire la velocità di circolazione e ridurne le gravi conseguenze
Grazia Crocco