Verso un mondo a energia rinnovabile

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È possibile che il nostro pianeta possa venire alimentato unicamente da energie rinnovabili? Secondo uno studio condotto dalla Stanford School of Earth da 26 ricercatori parrebbe di sì, e nel 2050 questo sogno si potrebbe anche concretizzare.

Per realizzare tutto questo tutti i principali settori dovrebbero subire un processo di elettrizzazione, a partire dai trasporti, fino ad arrivare all’industria e far sì che tutta l’energia occorrente per il fabbisogno energetico degli individui provenga unicamente da sole, vento e acqua.

L’attuazione di questo piano porterebbe sicuramente notevoli risparmi insieme a una maggiore efficienza in campo energetico.

Questo nuovo studio si intitola: “100% Clean and Renewable Wind, Water, and Sunlight: all sector energy road maps for 139 countries of the world” e nel dettaglio spiega il modello vincente per rendere veramente pulito il nostro pianeta.

Questa volta i ricercatori sono riusciti a definire in maniera approfondita anche la strategia economica per permettere ai 139 Paesi industrializzati, responsabili del 99% delle emissioni globali, di realizzare questa transizione.

Il team di esperti ha realizzato una stima reale delle risorse rinnovabili grezze disponibili ed ha anche individuato i migliori luoghi dove poter installare i nuovi impianti per l’approvvigionamento energetico.

Per ottenere un’energia ottimale sarebbe necessario utilizzare il 58% dal sole, il 37% dal vento, il 4% dall’idroelettrico e il 1% dal geotermico, dalle onde e dal mare.

Mediante questa nuova fonte energetica si creerebbero anche nuovi posti di lavoro.

I benefici si conterebbero perfino in termini sanitari risparmiando 23 miliardi di dollari circa all’anno e salvando 4,6 milioni di vite di coloro che muoiono per malattie legate all’aria malsana.

Questo incredibile piano ideato dai ricercatori consentirebbe di azzerare in breve tempo le emissioni di gas serra, favorendo anche un contenimento della temperatura globale, rispettando in pieno i contenuti dell’accordo di Parigi sul clima, che si pone l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura ben al di sotto dei 2 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali e di ridurre le emissioni di gas serra il prima possibile fino a trovare un equilibrio tra emissioni e tagli per la seconda metà del secolo.

Per realizzare questo ambizioso piano energetico i costi si aggirano intorno ai 125 mila miliardi di dollari e nel contempo si abbasserebbero notevolmente anche le bollette per gli utenti.

Per quanto riguarda l’Italia, entro il 2050 servirebbe una potenza energetica di circa 135 gigawatt ed un mix energetico composto dal 56,7% di fotovoltaico, dal 26,4% di eolico, dall’11,3% di solare a concentrazione, dal 5% di idroelettrico e dallo 0,6 % di Geotermico.

Se l’Italia fosse completamente rifornita di energia rinnovabile ci sarebbero circa 650 mila nuovi occupati e calerebbero notevolmente i decessi per malattie legate all’inquinamento.

Ogni Paese, quindi, avrebbe il suo piano di riconversione energetica che durerebbe vari anni, ma se si riuscisse veramente a realizzare ciò sarebbe un’impresa eccezionale e il pianeta ne trarrebbe giovamento.

Grazia Crocco

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